Cos’è la Terapia Cognitivo Comportamentale?
La Psicoterapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è una psicoterapia sviluppata negli anni ’60 da A.T. Beck e oggi adottata nella pratica clinica da buona parte degli psicoterapeuti in Europa e nel mondo.
È, infatti, la terapia che vanta la maggiore conferma scientifica nel panorama nazionale e internazionale.
È una terapia strutturata (si articola secondo una struttura ben definita, benché non in maniera rigida, per assicurarne la massima efficacia), direttiva (il terapeuta istruisce il cliente e assume attivamente il ruolo di “consigliere esperto”), di breve durata (cambiamenti significativi sono attesi entro i primi sei mesi) e orientata al presente (è volta a risolvere i problemi attuali, anche se generalmente l’origine risale all’infanzia).
Essa è finalizzata a modificare i pensieri e le credenze distorte, le emozioni disfunzionali e i comportamenti disadattivi, producendo la riduzione e l’eliminazione del sintomo e apportando miglioramenti duraturi nel tempo.
La Terapia Cognitivo Comportamentale è una terapia adatta al trattamento individuale, di coppia e di gruppo, e funziona a prescindere dal livello culturale, la condizione sociale e l’orientamento sessuale. È validata empiricamente sia con adulti che con bambini e adolescenti.
10 Principi base della Terapia Cognitivo Comportamantale
- la Terapia Cognitivo Comportamentale si basa su una formulazione dei problemi sempre in evoluzione e su una concettualizzazione di questi in termini cognitivi.
Si parte cioè dal modo di pensare attuale e dai comportamenti della persona per poi risalire ai fattori scatenanti e ai modelli chiave, appresi durante l’infanzia, di interpretazione della realtà. Individuare i pensieri automatici, le credenze intermedie (valori, regole e assunzioni) e le credenze di base, più profonde, che hanno portato all’insorgenza e al mantenimento del problema; - la Terapia Cognitivo Comportamentale richiede una solida alleanza terapeutica.
É fondamentale la creazione di una relazione basata su calore, empatia, cura, rispetto sincero e competenza; - la Terapia Cognitivo Comportamentale enfatizza la collaborazione e la partecipazione attiva.
Incoraggiare a vedere la terapia come un lavoro di squadra: insieme paziente e terapeuta decidono su cosa lavorare. Fare in modo che il paziente diventi sempre più attivo nelle sedute; - la Terapia Cognitivo Comportamentale è orientata all’obiettivo e focalizzata sul problema.
Gli obiettivi vengono fissati insieme al paziente cercando di volta in volta di valutare cosa ostacola il loro raggiungimento; - la Terapia Cognitivo Comportamentale inizialmente si concentra sul presente.
Si parte dai problemi attuali e dalle specifiche situazioni dolorose, dal qui e ora, per poi spostare l’attenzione verso il passato al fine di trovare e comprendere le radici infantili che sono alla base delle loro credenze (idee rigide e assolute su loro stessi, gli altri e su come va il mondo); - la Terapia Cognitivo Comportamentale mira a insegnare al paziente a essere il terapeuta di se stesso e si concentra sulla prevenzione delle ricadute.
la Terapia Cognitivo Comportamentale mira a essere limitata nel tempo.
Fornire sollievo dai sintomi, facilitare la remissione del disturbo, aiutare i pazienti a risolvere i loro problemi e insegnare delle abilità per prevenire le ricadute da utilizzare per il resto della vita in un arco di tempo definito. Non tutti i pazienti fanno progressi in pochi mesi, in alcuni casi saranno necessari trattamenti più lunghi; - la Terapia Cognitivo Comportamentale è caratterizzata da sedute strutturate.
La struttura include una parte introduttiva, una parte intermedia dove discutere gli argomenti all’ordine del giorno e dove si lavora insieme sugli homework fatti durante la settimana e una parte finale in cui si chiede sempre un feedback al paziente. Seguire questo formato rende il processo di terapia più comprensibile al paziente; - la Terapia Cognitivo Comportamentale insegna ai pazienti a identificare, valutare e rispondere ai loro pensieri e alle loro credenze disfunzionali.
Identificare cioè cognizioni disfunzionali chiave e adottare prospettive più realistiche e adattive. Questo porterà a sentirsi meglio emotivamente e a comportarsi in modo più funzionale; - la Terapia Cognitivo Comportamentale utilizza una molteplicità di tecniche per modificare il modo di pensare, l’umore e il comportamento.
La scelta delle tecniche da utilizzare sarà influenzata dalla concettualizzazione del paziente (rilettura del problema in chiave cognitiva), dai tipi di problemi riportati e dagli obiettivi di ogni singola seduta.
Per quali disturbi è indicata la Terapia Cognitivo Comportamentale
Numerosi studi hanno dimostrato che la Terapia Cognitivo Comportamentale è efficace nel trattamento di una vasta gamma di disturbi psicologici:
- la depressione
- l’ansia e gli attacchi di panico
- il disturbo ossessivo-compulsivo
- le fobie
- i disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, obesità psicogena)
- le forme di stress post-traumatico (trauma emotivo e fisico/sessuale)
- i disturbi del sonno
- i disturbi da dipendenza da alcool, droghe, affettiva, sessuale e da internet
- le disfunzioni sessuali
- i problemi di coppia
- i disturbi di personalità
- il disturbo bipolare e la schizofrenia (combinata alla somministrazione appropriata di farmaci)